Mi hanno insegnato

I miei genitori mi hanno insegnato molto. Mi hanno insegnato a stirare le camicie e a mischiare il cemento. Mi hanno insegnato a cucinare il risotto ai funghi e le canzoni di Juliette Greco. Mi hanno insegnato a dire “grazie” e a dire “mi dispiace” e mi hanno insegnato che non è necessario schiaffeggiare qualcuno, per insegnargli qualcosa.
Non mi hanno mai insegnato cosa fare in una situazione come questa.
Non mi hanno insegnato a cosa fare quando lo specchio non ti restituisce l’immagine e quando le foto non bastano a capire. Non mi hanno insegnato come ritrovarti, davanti a una sveglia rotta, lì per terra, e a un posacenere spezzato a metà, sul tavolo. Non mi hanno insegnato cosa dire, a me stesso o ad altri, quando non trovi le parole e quando ogni pensiero va in contrasto con quello che hai avuto pochi secondi prima e che avrai pochi secondi dopo.
Amo i miei genitori da morire, ma non mi hanno insegnato come rialzarmi, in una crisi come quella che sto vivendo. Non lo hanno fatto perché non c’è insegnamento che ti prepari ad affrontarla, certo. Quindi vado avanti a tentoni, al buio, conscio di stare commettendo più errori che cose giuste. Ma è pur vero che dalle seconde non si impara molto, mentre dai primi qualcosa sì.

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