L’hai visto tutto?
Dopo 15 minuti annaspavo dalla noia. Dopo 36 ho clamorosamente spento e ho ripreso il giorno dopo.
Segnali che è degli anni ’90.
Neve Campbell nel cast (ma ancora non è la protagonista, sebbene Scream sia dello stesso anno). Robin Tunney giovanissima, ma lei lo è sempre, sospetto un qualche patto demoniaco pure per lei. C’è pure Skeet Ulrich, che probabilmente tampinava la Campbell, prima di andarsela a prendere in Scream. In una scena si vede un bagnino ed è conciato come quelli di Baywatch.
Quanti ne muoiono.
3. E’ che usano i loro poteri per robe che sono poco cruente, tipo far diventare calva una e far sparire le cicatrici a un’altra.
L’assassino ha possibilità di diventare iconico?
Non è un horror con l’assassino vero e proprio, ma una storia di catfight a base di stregoneria. E, sinceramente, credo che la pellicola la ricordino in pochi (per quanto la capa delle cattiva, la giovane Fairuza Balk, ho scoperta essere rimasta impressa, sebbene l’ultima volta che ricordo di averla notata sia stata quando faceva la ragazza del nazi Norton).
Trama in poche righe.
In una tranquilla cittadina di provincia arriva una ragazza che lega con tre coetanee fissate con la stregoneria. La nuova arrivata sarà colei dotata del potere necessario per scatenare tutta una serie di cose noiosissime di cui, a fine pellicola, non fregherà niente a nessuno.
Ci sono sequel?
Era stato annunciato un secondo capitolo, direttamente per il mercato DVD, ma anche il mercato DVD deve aver pensato che era troppo (e quando ti respinge un mercato che accetta i film di Mark Dacascos, è il momento di farsi delle domande).
Lo consiglieresti?
No, assolutamente. In generale è un film scritto con la mano sinistra e senza il minimo brio o momento divertente. La storia delle ragazze che si inebriano di potere e questi gli sfugge di mano è trita e qui viene veramente sviluppata con un filo di gas. I personaggi sono banali e stereotipati e non c’è un solo attimo che faccia non dico paura, ma neanche venire i brividi. E’ apprezzabile il tentativo di non ricorrere al solito killer, ma è anche vero che la noia è infinita.
Scena da ricordare.
Nulla. Niente. Però c’è il momento in cui la protagonista trionfa sulla cattiva e questa vede le sue dita trasformarsi in serpente o quando Robin Tunney trasforma i suoi capelli da mori in biondi. Ecco, gli effetti speciali di questo film sono di una bruttezza inspiegabile. Non inspiegabile nel senso di “come è possibile?”, perché il budget basso si respira fin dai titoli di testa. Ma inspiegabile perché decidere di risparmiare sul fulcro portante di un film sulla magia (e cioè gli effetti visivi della suddetta magia) è una scelta talmente triste da fare il giro completo e diventare quasi geniale.
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non ne ho memoria alcuna. anche solo della semplice esistenza, intendo. però è vero che fairuza balk è un tipo particolare, la notai in cosa fare a denver quando sei morto.
Ah ecco dove altro l’avevo vista…