OK abbiamo scherzato…

È uscito il trailer di Pacific Rim. Ci vediamo qui sotto.

Ora, diciamocelo: siamo di nuovo negli anni ’80? Il cinema fantastico si sta risvegliando per bene? È il fottuto Natale in anticipo? OK, è già Natale, lo so, ma ci siamo capiti.
Cos’è? Il trailer di Superman. Il trailer di Pacific Rim. Il trailer del nuovo film con Stallone. Il trailer del nuovo film con Schwarzenegger? Un film CON Stallone E Schwarzenegger in produzione. Il trailer del nuovo Die Hard.  Insomma, dai, su, o è uno scherzo o stiamo per vivere un 2013 bello bello bello in modo assurdo (sì, ci sarebbe quel piccolo particolare che, magari, i film suddetti sono brutti, MA NON VI SENTO NANANANANANANANANANA).
Comunque ho poche cose da dire su Pacific Rim. Per esempio che mi ero totalmente disinteressato del progetto, guardandolo giusto con occhio pigro, ogni tanto, solo per cultura personale. Un po’ perché ce l’ho su con Del Toro e il suo abbandonare Lo Hobbit e il suo cincischiare con tremila progetti e poi non ne fa uno e poi mi annuncia il film delle Montagne della follia e poi mi ride in faccia dicendo “Ci hai creduto faccia di velluto” e allora muori, ciccione di merda. Un po’ perché mi pareva un progetto di quelli destinati al fail tristissimo, con effetti speciali bruttini e recitazione canina (del resto c’è Charlie Hunnam, che mi fa Sons of Anarchy, ma che non annovererei tra i migliori attori in circolazione, ecco).
Poi esce questo trailer e già il mostrone che cammina sul ponte mi ha fatto sciogliere. Poi c’è una parte centrale lentissima. Poi si mette in moto un fottuto robottone e ci sono picchi e gente che vola in giro e c’è Idris Elba e io divento omossessuale quando c’è Idris Elba e a un certo punto il robottone carica un cazzotto in faccia al mostrone, ma non è che si limita a dargli un cazzotto in faccia, no, tira indietro il pugno SI ACCENDONO I POST BRUCIATORI E GLIELO SCARICA IN PIENO MUSO E IO HO COMINCIATO A PIANGERE COME LE FIGHE CHE GUARDANO GREY’S ANATOMY.
Insomma, guardatelo e godetene. Poi riguardatelo. Poi ancora.

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