Il trailer di Wolverine è…ecco…diciamo a colori? Non so, lo guardo e lo trovo molto deciso a mostrarci un Wolverine sofferente, che cerca se stesso come se fosse Batman e allora, ecco, diciamocelo, no, ecco. Che ‘sta cosa dei super eroi che si fanno levare i poteri per poter essere umani e scoprono che sì, la maledizione dell’immortalità e della rigenerazione e del vedere le persone che ami morirti davanti è una bella rottura, ma prendere calci nel culo anche dal primo tamarro che passa è pure peggio e allora, via, riprenderei i poteri e andrei in giro a rompere schiene grazie…ecco, tutto questo aveva rotto già ai tempi di Superman II. Detto questo, a me Wolverine piace, a me piace Hugh Jackman e quindi, oh, guardiamolo, ma non è che vibri proprio dall’impazienza, eh?
White House Down è la risposta di Roland Emmerich (un regista e sceneggiatore e autore che odio) a Olympus has fallen. Ora, non è che voglia dire che il secondo sia sicuramente un capolavoro, ma almeno c’è azione, c’è quel ciccione di Gerald Butler che spacca teste, c’è l’idea che sia tipo Die Hard alla Casa Bianca. Il trailer di Emmerich (che, comunque, è solo un teaser) ha un interminabile e insopportabile parlato con i rallenty e il sole e tutto quello che ti ritrovi a pensare è “sì, OK, ma quando cominciano a sparare?”. E poi c’è Channing Tatum che, insomma, meh. E Jamie Foxx che ha fatto Collateral, ma pure Miami Vice e quindi niente. Aspettiamo. Ma meh. Ecco.