Titolo: I tre moschettieri (1993, prodotto dalla Disney e già qui capisci che aria tira)
Casting: Kiefer Sutherland fa Athos. Lo dico perché è quello al centro della locandina, mettendo in secondo piano Chris O’Donnell che fa D’Artagnan perché, diciamocelo, erano anni in cui Sutherland tirava e O’Donnell non se lo inculava nessuno, però è pur sempre il protagonista, più o meno, no? Ecco. No. Aramis lo interpreta Charlie Sheen e io avrei tanto da dire su Charlie Sheen, ma mi limito a dire che OK, se proprio non c’è di meglio, poteva andare peggio, no? E infatti a fare Porthos c’è Oliver Platt. A me Oliver Platt piace un sacco, giuro, ma è chiaramente lì perché serve uno grasso che fa il buffone e John Candy doveva essere troppo grasso o troppo morto per la cosa. All’angolo dei cattivi segnalo Tim Curry che fa Tim Curry (perché anche a lui ci voglio bene, ma li fa tutti uguali, dai), il buon Michael “DueEspressioni” Wincott che fa Rochefort e Rebecca De Mornay che fa Milady. Ci sarebbe da segnalare July Deply nel ruolo di Constance, ma anche no.
Trama: i moschettieri (lo dico per chi magari non lo sapesse) erano, molto banalmente, il corpo reale armato di moschetto. Il nome gli viene dato da Luigi XIII, proprio quello del libro, e quindi potrete capire la mia perplessità quando il libro si apre con Rochefort, braccio destro del Cardinale Richelieu, che dichiara che per ordine del Cardinale l’ordine viene sciolto. Ma tant’è, solo che a Athos, Porthos e Aramis la cosa non va mica bene e si oppongono, con l’aiuto di D’Artagnan, arrivato a Parigi per diventare moschettiere e trovandosi un po’ così, con le palle in mano, tipo quando vai a prendere quella gonna che ti piaceva, ai saldi, ma è già stata venduta.
Il film di per sé cerca di essere fedele, in alcune cose, al libro, ma per il resto è un po’ uno svacco costante, assumendo questo tono da western action ambientati in Francia (le sparatorie a cavallo, l’assalto alla carrozza) e finendo per rivelare che Richelieu aveva un piano diabolico per essere incoronato Re di Francia, che ti fa chiedere chi glielo faceva fare, visto che anche se non nominalmente lo era praticamente già. E infatti tanta hubris viene punita, il Cardinale viene ucciso e tutti andiamo a strappare i nostri libri di storia. E, mentre lo facciamo, cantiamo l’orrenda canzone scritta per il film e interpretata da Sting, Rod Stewart e Bryan Adams.
Momento Brunori: Porthos che combatte con robe tipo fumogeni, bombe e robe strane. I moschettieri che si danno il cinque con la spada. Un inseguimento con una carrozza carica di polvere nera che finisce in un allevamento di maiali e il tutto esplode come se fosse dentro una polveriera. Il piano di uccisione di Re Luigi che prevede un cecchino tipo Kennedy. La morte di Richelieu o quello che è che fa sembrare Wile E. Coyote uno che ha combattuto strenuamente fino alla fine.
Momento fap: Rebecca De Mornay, dai. Negli anni ’90 era estremamente gnocca e non c’è molto da discutere. Poi uno può dire che recita bene, recita male, ma c’ha il corsetto e le tette strizzate e quindi ha ragione lei.
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Tutto giusto e sacrosanto. Passiamo sopra al re e alla regina che sembrano due teenagers di Dawson’s Creek un secondo prima della fase Porky’s
Che poi il re ragazzino ancora ancora, ma Richelieu che cerca di trombarsi la regina…dio mio…
ahaha ehm, l’ho visto in TV qualche tempo fa, perchè ero al corrente dell ‘esistenza ma non lo avevo mai visto, e quando ho riconosciuto Charlie Sheen ho… cambiato canale =_= (Niente da dire contro Sheen, che a modo suo ha un perchè, ma non in una storia così :P)
Ma c’è Sheen, non era la parodia??
Io però la canzone, che è orrenda per il film, la salvo.
…ecco perchè si chiamano moschettieri!!!
Sheen era ahimè protagonista. E la canzone, oh, sono gusti non discuto. 😀
Nei prossimi film parliamo del ruolo del povero Aramis.
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