Potrai sempre dire che non era più il tempo o che forse era un mondo sbagliato…

Sono tornato alla scrivania.
Ho progetti di cose da fare. Di persone con cui parlare. Di lavori da portare avanti.
Ho speranze di cambiamenti che potrebbero accadere.
Ho tanta stanchezza arretrata. L’idea che mi manchi sempre quel metro lì, quello finale, anche se non so per finire cosa.
Ho i fantasmi del passato che hanno preso residenza sulla mia spalla. Si presentano sotto forma di ricordi, di musica, di film, di flash di qualcosa che è stato e che non sarà mai più, sia nel bene che nel male.

E ho questo senso di incombente disastro dietro l’angolo e come se, davanti a me, ci fosse uno di quei grandi cattivi dei film che ho visto (potrebbe essere Hans Gruber o Thanos o anche solo il Colonnello Nathan Jessep) che mi guarda, fa un sorriso storto e dice “lascia perdere”.

Metto su la musica. Torno a lavorare.

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10 risposte a Potrai sempre dire che non era più il tempo o che forse era un mondo sbagliato…

  1. lapitzi ha detto:

    ma che lasci perdere, avanti avanti, go go go!

  2. La Vivi ha detto:

    Don’t make me cry on my own hangar deck.

  3. totomulliri ha detto:

    “Non fa male, non fa male!”

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