Scriveva Luca Sofri, nella newsletter de Il Post, su un articolo di non ricordo dove in cui si parlava di canzoni che piacciono più per un pezzo specifico che per la canzone nella sua interezza.
E stavo giusto ascoltando Suffragette City di David Bowie e c’è quel momento, sul finale, in cui la canzone sembra fermarsi e, dopo un istante, Bowie urla:
“Ohhh, wham bam thank you ma’am!“
E riparte tutto il carrozzone per pochi ultimi secondi e io, io in quel momento lì, quello del silenzio prima che Bowie urli, sto tutto teso e penso “dai David, portaci in fondo” e Bowie allora urla e ci porta in fondo. Tutte le volte.