Qual è la cosa più stupida che pensavi da bambino?
In realtà, caro Anon, io non penso che da bambino si pensino cose stupide. Penso che ogni giudizio e idea sia relazionata alla nostra conoscenza del mondo e della vita e, indubbiamente, difettiamo nell’avere il reale polso di cosa siano, il mondo e la vita.
Non voglio fare quello che parla dei figli, ma il primo esempio è mia figlia. Succede che le si rompa qualche gioco o che, banalmente, finisca le batterie di un libro con audio. Di solito le è stato detto “ora papà te lo aggiusta” e, finora, sono stato capace di risolvere qualsiasi problema, con batterie o colla a caldo o scotch o cacciaviti.
Il risultato è che ogni volta che qualcosa, qualsiasi cosa, si rompe, c’è una bambina di due anni che mi guarda e chiede “lo aggiusti, papà?”. Perché, nella sua scarsa conoscenza del mondo, il padre aggiusta le cose che non funzionano sempre e comunque.
Mia figlia crede una cosa stupida? Oppure crede a quello che il mondo le ha mostrato, finora?
Confesso che, a volte, mi piacerebbe essere ancora così, anziché essere diventato più realista, più cinico e più disilluso.
Ma, tornando alla tua domanda, qual era la cosa più stupida alla quale credevo da bambino? Forse che sarei diventato un dottore (“così guadagno un sacco di soldi e quando è ora di pranzo bacio mia moglie”, come scrissi in un compito alle elementari). Mi sarebbe piaciuto. Credo che ancora adesso, se potessi esserlo, lo vorrei fare.
Ma da bambino vuoi diventare un dottore perché la tua esperienza ti ha detto che sei bravo a misurare la temperatura dei tuoi peluche e poi la tua vita ti ha spiegato che, davanti a qualsiasi materia scientifica, il tuo cervello si chiude come le porte di Moria davanti a un orco e che, quindi, ecco, magari cerchiamo una carriera alternativa, amico mio.
Però ho visto tutte le stagioni di ER e quindi, come dire, sono praticamente un medico.